La Gnatologia è la branca medica che si occupa dello studio e della cura di tutte le patologie a carico degli organi responsabili della masticazione e delle relative funzioni, ovvero fonazione, deglutizione e postura. In particolare si occupa della cura delle articolazioni temporo-mandibolari, mandibola, mascella, lingua e denti.
Gli studi sulla gnatologia sono iniziati a metà dell’ottocento da scienziati che hanno cercato di capire il funzionamento dell’organo della masticazione e le implicazioni che una malocclusione ha su tutto il corpo. Il novecento ha conosciuto un fiorire di teorie e studi sulla funzione masticatoria. Negli ultimi anni c’è stata un’estensione dei concetti gnatologici fino a una nuova entità della Medicina moderna: la postura. Si è compreso che una malocclusione può generare, in alcuni individui, uno squilibrio posturale sulla colonna cervicale e lombare. Grazie a quest’ultime scoperte, si è giunti quindi alle moderne conoscenze della gnatologie ed a un raggiungimento di ottime conoscenze per quanto riguarda la funzione masticatoria ed a tutte le funzioni ad essa connesse.
La Gnatologia si occupa di diverse problematiche mediche quali:
- Difficoltà di apertura e chiusura della bocca
- Dolori al viso ed al collo
- Mal di testa da occlusione e quindi non diversamente spiegabili
- Bruxismo
- Incoordinazione della mandibola
- Vertigini o senso di instabilità
- Mal di schiena alle gambe o alle spalle
- Morso profondo o morso aperto
- Acufeni
- Dolori alla mascella
- Problemi posturali
- Blocco della mandibola
- Disordini o disturbi di qualsiasi genere nell’ambito dell’apertura o chiusura della bocca
Una visita gnatologica accurata è il cardine per emettere una diagnosi e di conseguenza una terapia corretta.
Nella visita ci si sofferma sulla anamnesi medica prossima e remota che può mettere in evidenza correlazioni tra patologie pregresse o in atto e i problemi nella masticazione. Si compila quindi una cartella gnatologica che raccoglie i segni e i sintomi riferiti dal paziente all’organo della masticazione. Si prendono le impronte delle arcate, le cere di masticazione, l’arco facciale anatomico per poter montare i modelli su un simulatore del paziente (articolatore). In questo modo lo gnatologo avrà la possibilità di simulare e studiare le funzioni e i movimenti della bocca del paziente. Il fine della visita gnatologica è quello di capire se i disturbi accusati dal paziente sono relazionati alla malocclusione e ad individuare il rapporto di funzionamento tra mandibola e cranio, oltre alle problematiche correlate. Nella prima fase della visita potrebbe essere necessario effettuare esami strumentali o diagnostici per completare il quadro clinico. Integrando tutti i dati ottenuti si giunge alla cosiddetta diagnosi confluente che permette finalmente di poter impostare la terapia.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti sull’argomento di consigliamo di contattare: Studio Dentistico Dario Martucci